Magda #45 - La nuova newsletter di Centrum Report
Care amiche e cari amici, vi diamo il benvenuto al numero 45 di Magda, la newsletter di Centrum Report, che vi propone aggiornamenti, proposte e consigli culturali da Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria.
Proprio quest’ultimo è stato il Paese che più di tutti ha fatto parlare di sé nelle ultime settimane. Il parlamento di Budapest ha approvato un corposo emendamento della Legge fondamentale, modificando ben nove punti della Costituzione. Tra questi, quello che richiamandosi alla difesa dei diritti dei bambini e integrandosi alle modifiche alla legge che regola il diritto di assemblea, ha di fatto vietato lo svolgimento pubblico del Pride.
Un secondo punto stabilisce che l’essere umano possa essere solo uomo o donna. Un altro prevede la sospensione della cittadinanza ungherese ai possessori di doppio passaporto, europei esclusi, che venissero ritenuti colpevoli di andare contro gli interessi dello stato.
Segnali preoccupanti arrivano anche dalla Slovacchia, dove il parlamento ha dato il via libera a un disegno di legge che impone alle ong di fornire informazioni dettagliate sui soggetti che hanno contribuito con più di 5000 Euro alla loro causa. L’opposizione l’ha definita “legge russa”, mentre il governo dichiara di essersi ispirato al modello tedesco.
Di questo tratteremo più approfonditamente nel prossimo numero di Václav, il nostro podcast mensile che vi racconta in modo chiaro e ragionato quanto è successo ad aprile nei quattro Paesi dell’Europa centrale.
Qui potete ascoltare tutte le notizie dell’ultimo mese.
I nostri interventi
A proposito di quanto sta accadendo in Ungheria Lorenzo Berardi ha scritto per Il Manifesto degli emendamenti costituzionali sul riconoscimento di due soli generi sessuali e sulla legge anti-Pride.
Sempre per Il Manifesto, Lorenzo ha seguito l’arrivo di Benjamin Netanyahu in Ungheria e la sua prima giornata a Budapest, con l'annuncio dell'uscita ungherese dalla Corte penale internazionale, altro fatto estremamente rilevante accaduto nell’ultimo mese. Qui il primo e qui il secondo pezzo.
Alessandro Grimaldi è intervenuto sulla visita di Netanyahu al programma “Nessun luogo è lontano” di Radio24 (dal min. 28:00) e ha partecipato alla diretta sul canale Youtube “Senza Riguardo”, dove ha invece parlato delle proteste stop-pride, sul referendum confermativo e sulle elezioni del 2026 in Ungheria. Lo trovate proprio in apertura.
A inizio mese anche Fabio Turco aveva scritto di Ungheria, per Valigia Blu, partendo dalla legge anti - Pride per raccontare la situazione democratica del Paese a un anno dalle prossime elezioni parlamentari.
Un nuovo longform
Siamo sempre molto felici quando possiamo annunciare l’uscita di un nuovo longform.
Questo mese vi portiamo fino ad Haiti, per scoprire le origini di una storia che trae origine nel 1802, quando cinquemila soldati polacchi di un battaglione napoleonico salparono da Livorno e Genova per schiacciare la ribellione degli schiavi locali contro gli occupanti francesi. Arrivati sul posto, centinaia di polacchi sposarono però proprio la causa degli insorti, associandola alla loro lotta contro l’oppressore straniero in madrepatria. Molti di loro decisero di stabilirsi sull’isola per sempre.
Oggi, i discendenti dei polacchi-haitiani vivono nel paese di Cazale (o Casale) e mantengono flebili, ma visibili, contatti con le proprie origini. Il nostro nuovo longform, si intitola Espatriati dei Caraibi: polacchi-haitiani, rivoluzioni e vudù e vi racconta questa storia, fra i versi di Mickiewicz, la musica di Moniuszko e il teatro di Grotowski.'

TERZA PAGINA
Un libro
‘Tahiti: Utopia’ di Michal Hvorecký, traduzione di Matteo Annecchiarico.
Ci spostiamo da un oceano all’altro. Dall’Atlantico di Haiti al Pacifico di Tahiti, in cui lo scrittore slovacco Michal Hvorecký ambienta un romanzo in cui convivono storia, utopia, fantascienza e politica. Si tratta di ‘Tahiti: Utopia’, pubblicato in Slovacchia nel 2019, che approda oggi nelle librerie italiane grazie a Wojtek Edizioni.
La Slovacchia, oppressa dal dominio austro-ungarico, cerca un futuro migliore traslocando la nazione sull’isola di Tahiti, con l’obiettivo di creare una nuova patria libera. Il generale Štefánik, figura chiave nella storia slovacca, guida questa migrazione, convinto che la creazione di una Nuova Slovacchia possa offrire una seconda possibilità al suo popolo.
Un racconto di sogni irrealizzabili e di lotta per la libertà in cui l’autore traccia un parallelo tra le vicende personali di Štefanik e quelle del popolo slovacco, ritraendo con precisione la fragilità delle grandi visioni.
Un’intervista
Proprio in questi giorni su Meridiano 13 è uscita una bella intervista a Michal Hvorecký a firma di Martina Mecco.
Si parte dai suoi esordi nel mondo della narrativa, passando per una panoramica sulla scena letteraria slovacca, fino a parlare dei suoi progetti futuri.
Consigliatissima!
Una serie
Zita, una giovane viaggiatrice cosmopolita di Bratislava, e Attila, un giovane ungherese della Slovacchia rurale, si incontrano e si innamorano nonostante le basse probabilità di riuscire a tenere viva la loro relazione. La differenza tra le loro culture, origini e visioni del mondo prefigurerebbe una fine della loro storia, ma loro lotteranno per tenerla viva.
È questa a grandi linee la trama di Pressburg, serie multilingue prodotta da un team indipendente di produttori creativi di minoranza in coproduzione con Rtvs – Radio e Televisione Slovacca.
Si tratta di una ‘dramedy’, che prende in giro gli stereotipi nazionali slovacchi e ungheresi, cercando risposte sull’identità in un ambiente multilingue. Il titolo richiama il nome della capitale slovacca quando era uno dei centri del multiculturale impero asburgico.
Un vecchio longform

Il 25 aprile abbiamo celebrato - in maniera tutt’altro che sobria - gli 80 anni della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A questo fondamentale evento che sta alla base dei valori fondativi della nostra repubblica, ha contribuito in parte anche la Polonia. Ci fa piacere quindi riproporvi un nostro vecchio longform, scritto cinque anni fa da Matteo Tacconi. Si intitola ‘Per la nostra e la vostra libertà’, e racconta l’importante contributo del II Corpo d'armata polacco nella liberazione di buona parte dell'Italia centrale da Cassino fino a Bologna, passando per la costa adriatica.
Un anniversario
Sono giorni di celebrazioni in Polonia per i mille anni dell'incoronazione di Bolesław I Chrobry (Boleslao I il Coraggioso), ovvero i mille anni dall'inizio del Regno di Polonia.
Venerdì le massime autorità politiche si sono riunite a Gniezno, la prima capitale polacca, oggi cittadina di circa 65mila abitanti nel voivodato della Grande Polonia.
"Commemoriamo la conferma simbolica e legale che il nostro Paese era diventato uno stato sovrano e come stato sovrano rispettato da centri di potere imperiale e papale e altri regni europei", ha dichiarato il presidente della Repubblica, Andrzej Duda.
"Indossando la corona, Bolesław I Chrobry disse che il Regno di Polonia stava diventando parte dell'Occidente, come comunità politica, una comunità di valori e una comunità di religione", ha sottolineato il primo ministro, Donald Tusk.
Domenica la festa si è spostata a Varsavia. La giornata è stata caratterizzata da eventi e sfilate ed è culminata in serata con un concerto organizzato allo Stadio nazionale.
Un video
Gli emendamenti alla Costituzione ungherese hanno suscitato vibranti proteste da parte di una parte dell’opposizione, in particolare quella rappresentata dal partito liberale Momentum. Il nostro Alessandro Grimaldi ha ripreso queste proteste e le ha trasmesse sul suo canale TikTok Liveinbudapest (che peraltro è anche il nome del suo blog, che vi raccomandiamo di seguire e potete trovare qui).
Chi siamo, dove siamo
Centrum Report è un collettivo giornalistico composto da Lorenzo Berardi, Salvatore Greco, Alessandro Grimaldi e Fabio Turco. Siamo appassionati di Europa Centrale e viviamo da anni fra Budapest e Varsavia. Per conoscerci, clicca qui. Abbiamo un sito, una pagina Facebook, una pagina Substack e una pagina Telegram. Curiamo e proponiamo tre prodotti editoriali.
Il primo è Václav Podcast, che ogni mese vi offre un approfondimento ragionato sulle principali notizie dall’Europa Centrale. Un’ampia sintesi di attualità politica, economica e culturale curata fra Budapest e Varsavia. In precedenza, per quattro anni, Václav è stato una rassegna stampa pubblicata on line ogni due settimane.
Il secondo è questa newsletter, Magda, che inviamo per email agli iscritti ognimese. Ci trovate consigli di lettura, notizie sfuggite al Václav, foto d'epoca e nostri interventi in giro. Per riceverla via mail, basta iscriversi qui.
Infine, scriviamo i longform. Articoli molto lunghi, da leggere tutti d'un fiato, su cultura, storia, politica e società dei Paesi dell'Europa Centrale. Non inseguiamo l'attualità, cerchiamo piuttosto di promuovere un giornalismo lento e attento. Ecco l'archivio della sezione.
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